Io di Spèsa

29 giugno, 2005

I Sonici a Spezia!

I Sonic Youth a La Spezia: ancora non ci credo che sia successo.
Nonostante l'avessi già visti all'opera nemmeno un anno fa, all'Independet Days di Bologna, non ho mai avuto particolari dubbi sul tornare a vederli: sentivo che ne valeva la pena. E così è stato: questa volta sono a pochi metri dal palco, e riesco a guardare in faccia questi cinquantenni che sembrano dei ragazzini. Thurston Moore non suona, si diverte. Kim Gordon: che donna! Quando la Farfalla Ubriaca rientra in scena per il bis come si fa a non innamorarsi? E in conclusione la più classica delle orge noise, i sonici si aggirano sul palco come cani sciolti intenti a produrre rumore, facendolo diventare arte.



27 giugno, 2005

26 Giugno 2005: il Cerreto è domato!

Dopo due anni di attesa abbiamo tentato l'impresa: la certezza di farcela risiedeva solo nell'incoscienza che ci ha convinto a partire.

Partenza -con tutta calma- alle ore 10 di una domenica di fine giugno, dopo una colazione consumata davanti al telegiornale che annunciava la giornata come una delle più afose dell'anno. I primi chilometri vengono affrontati ad andatura blandissima, cercando di dosare le energie, tutt'altro che infinite. Subito dopo Ceparana ci rendiamo conto che il tragitto fino ad Aulla non è come ce lo aspettavamo: un continuo saliscendi tutt'altro che piacevole. Arrivati ad Aulla proseguiamo in direzione Fivizzano, e dopo pochi chilometri appaiono gli appennini, che si innalzano oltre le colline della Lunigiana: una visione suggestiva che distrae momentaneamente dalla noia di questo lungo trasferimento. Per i successivi 10/15 km la strada inizia a salire con più convinzione, fino ad arrivare ai 370 m di Fivizzano. Conclusi i primi 40 km in due ore scarse, decidiamo saggiamente di fare una pausa: stretching, ricarica delle borracce alla fontana e assunzione massiccia di doping. Dopo una ventina di minuti si riparte, la vera sfida inizia adesso: il cartello a bordo strada dice -18 km al passo, l'orologio indica le 12:30.

I primi chilometri appaiono abbordabili, il vero spettro è la lunghezza: il crampo è quotato ad 1.1. Intorno al quinto chilometro la pendenza si fa dura, andando presto oltre il 7%: è qui che troviamo a bordo strada la famiglia Rispoli, partita con un certo anticipo, intenta a gustare delle ciliegie. Ligi al dovere proseguiamo resitendo alla tentazione di fermarci. La salita è impegnativa, ma a renderla ancora più dura è il caldo: lunghi tratti al sole con temperature oltre i 25 gradi, il tutto senza un filo d'aria. Il contenuto delle borracce se ne va in fretta, e la speranza di trovare al più presto una fontana si fa viva. Intorno al dodicesimo chilometro la salita lascia spazio ad una lieve discesa, un piacere breve e beffardo visto che subito si rinizia a salire come e più di prima. E' a questo punto che mi ritrovo con una sola borraccia, riempita di semplice acqua, e temendo che non basti provo -e riesco- ad addizionarla con l'ultima magica bustina rimastami, il tutto senza scendere dalla bici: questa prova di equilibrismo fa si che io percorra diverse centinaia di metri senza pensare alla fatica, talmente sono concentrato nell'operazione. Grazie alla nuova benzina continuo ad andare su senza particolari problemi, ma alla vetta mancano ancora sei chilometri, che potrebbero diventare lunghissimi. Le forze calano progressivamente, e la forza di volontà serve a poco in questi casi, finchè al sedicesimo chilometro -quando ormai temevo il ritiro- capisco cosa si provi alla vista di un miraggio: a bordo strada vedo una fontana zampillante. Appena ci caccio sotto la testa capisco quanto sia reale e fresca. Dopo una doccia fredda ed una ricarica d'acqua ritrovo le forze per arrivare fino in cima: gli ultimi chilometri, per quanto duri, passano velocemente grazie all'entusiasmo che si fa via via sempre maggiore.

Dopo due ore di salita -unite alle due del trasferimento- siamo in cima, dopo aver percorso 60 km. Sono convinto che sarà un'impresa irripetibile, e forse anche per questo mi sono goduto così tanto questa pazzia!

26 giugno, 2005

Music '05: Giro di Boa

Chemical Brothers - Push the Button
Correva l'anno 2005, ufficialmente il 21 gennaio, e al concerto/evento/delirio dei chimici mancava poco più di un mese: il tempo stringeva e bisognava fare propria, assorbire, metabolizzare la loro ultima fatica. L'attesa è trascorsa al ritmo di "Galvanize", "Believe", "The Big Jump" e la mente era già sui gradoni del Forum di Assago intenta a saltare e ballare... Cosa dire di questo disco: sicuramente non è al livello del fastoso passato dei frè, ma porta in dono dei singoli memorabili.


Bloc Party - Silent Alarm
L'essere scelti come spalla ad una band di successo -nell'ambiente del revival rock- come gli Interpol non deve succedere per caso. E' grazie a questa tournè che sono venuto a conoscenza di questi ragazzi inglesi, capitanati dal colored Kele Okereke alla voce (protagonista anche nel sopracitato tormentone "Believe"). Questo "Silent Alarm" è una scarica di energia, impossibile non farsi coinvolgere.


Daft Punk - Human After All
Con la classica cadenza quadriennale i due francesini misteriosi hanno dato alla luce il loro terzo album, e per la terza volta hanno fatto centro, riuscendo di nuovo a sorprendere. Le loro doti vengono esaltate anche in questo nuovo lavoro -basato su una musica tutt'altro che innovativa (vedi il massiccio uso del vocoder)- con brani costruiti su strofe ripetute in loop: il tutto senza mai annoiare.


Lcd Soundsystem - s/t
Attualmente è questo "l'album del 2005": Lcd Soundsystem si personifica in James Murphy, artefice con la DFA Records del successo dei Rapture nel 2003. In questo doppio cd -che comprende anche tutti i singoli usciti nel 2004- si trovano brani anche profondamente diversi tra loro, ma con due caratteristiche omogenee: la qualità e il ritmo coinvolgente.



Gorillaz - Demon Days
Era una delle uscite più attese dell'anno, vuoi per la stima che nutro nei confronti di Damon Albarn, vuoi per le credenziali portate dal precedente "Gorillaz" (2001). Un disco che ha poco a che vedere con il predecessore, probabilmente la mano del leader dei Blur si sente ancor più di prima: lo testimoniano le numerose citazioni ed assonanze con "Democrazy" (flusso di pensieri firmato Damon Albarn), e forse anche qualche influsso da "Think Tank". La qualità del disco non è omogenea, ma spiccano brani come "Last Living Souls", "Kids with Guns" e il tormentone "Dare".


Kaiser Chiefs - Employment
C'è stato un periodo, nei mesi scorsi, in cui il singolo "Oh My God" -scoperto in un'alcolica nottata genovese, trascorsa a sparare cazzate in compagnia di altre dieci persone, con in sottofondo la programmazione notturna di Mtv- non mi usciva dalla testa. Dedicare un ascolto al loro cd era doveroso. Che dire, un disco molto divertente, la somiglianza con i Blur non si limita a quella fisica tra il cantante e Damon Albarn, ma si riscontra anche nella musica: il più classico dei suoni brit-pop.


Royksopp - The Understanding
Grande curiosità per questa uscita -datata 22/06/05- dopo il magnifico "Melody A.M." del 2001. Mi riservo il giudizio definitivo per la fine dell'anno: dopo qualche ascolto non si nota una particolare innovazione, ma la qualità dei brani sembra nuovamente eccelsa, un pò di pop ed un pò di elettronica, il tutto perfettamente dosato.

16 giugno, 2005

E all'improvviso... la fotocamera.

Era giunta l'ora di dotarsi di questo prodigio della tecnica, sono sicuro che si rivelerà un acquisto azzeccato, anche perchè grazie alle sue dimensioni -meno di un pacchetto di sigarette- sarà sempre con me. Anche più spesso del cellulare. Promesso.



Questo aggeggino della Pentax era ormai uscito di produzione, trovarlo è stato un bel colpo di fortuna. Curioso il susseguirsi degli eventi: appena il giorno prima non ne conoscevo manco l'esistenza, poi è bastata una breve ricerca su internet per capire che era fatta per me: 4.0 megapixel, zoom ottico 3x, zoom digitale 4x, filmati con audio. E soprattutto leggerissima. Il difficile diventava trovarla nei negozi.

Accade che la mattina dopo mi reco in quel di Genova per sostenere un esame: uscito dall'aula nemmeno troppo provato -avendo avuto la fortuna di essere spostato dalla prima all'ultima fila e di essermi ritrovato a fianco un gentilissimo genio dell'idrologia- decido che non vale la pena di fare una corsa, con relativa sudata, nel tentativo di prendere al volo l'intercity delle 13. Decido quindi di soddisfare il mio stomaco: bastano due passi in via San Vincenzo per notare una Kebaperia e decidere che è giunto il momento di assaggiare per la prima volta il famigerato Kebap. Ne scelgo uno con il pollo e dico di si a tutto quello che mi propone la kebapara: mi ritrovo con un bulacco pieno di cipolle, pomodori, insalata e patate fritte. Il tutto aromatizzato con una salsa molto piccante. Un evento di tale portata richiede una bevanda all'altezza della situazione: la scelta ricade sulla più classica delle Becks.

Dopo aver consumato questo soddisfacentissimo pasto mi avvio -leggermente alticcio- verso la FNAC per il sopralluogo d'ordinanza, in attesa del treno. L'idea è di acquistare un CD. Passando distrattamente tra i reparti mi ritrovo davanti al reparto foto: senza nessuna aspettativa dò un'occhiata e cosa ti trovo: la Pentax Optio S4!! Guardo il prezzo e la sorpresa è ancora maggiore: è in offerta, ed effettivamente il prezzo è molto interessante, considerando che è abbinata ad una smart card da 512 mb. In pochi secondi la decisione è già presa: la compro!! Mi rivolgo all'addetta -una vera riot girl con ombelico e piercing in bella evidenza- e lei si mette a consultare il computer... doccia gelata... l'ultimo modello rimasto è quello esposto sullo scaffale. Penso: "Non te la dò vinta!" La controllo, noto che ha qualche riga, ma il display è integro e l'obiettivo è sempre stato chiuso. Per evitare inutili ripensamenti ripeto per la seconda volta: "La compro". Mi dico: "Tanto è in garanzia per due anni, se proprio andasse di sfiga me la cavo così".

Ai posteri l'ardua sentenza.

10 giugno, 2005

Un Torneo da Vincere

Potrà sembrare una frase fatta, ma dopo una cocente delusione non c'è niente meglio di una seconda opportunità per potersi rifare all'istante. Quindi sotto con la prima edizione del torneo Summer Cup 2005, al quale ci presentiamo con le dovute ambizioni. La beffarda eliminazione contro il sudditante Podenzana potrà forse aiutarci a diventare ancor più cattivi, come già si era intravisto negli ottavi contro i teenager del De Nitto Team.

Go Go Go Shelley Go, You'll Never Walk Alone!